Mons. Mario Delpini neo arcivescovo di Milano: Le 3 raccomandazioni alle parrocchie di Legnano E quella prefazione a firma di don Fabio…

Pubblicata il 07/07/17 in News

Tre “raccomandazioni” comuni a tutte le parrocchie, più un quarto paragrafo con compiti specifici per ciascuna delle comunità del decanato di Legnano. Mons. Mario Delpini, nominato il 6 luglio da papa Francesco a succedere al cardinale Angelo Scola quale nuovo arcivescovo di Milano, era stato in decanato il 17 maggio, incontrando al santuario di San Vittore Olona le comunità parrocchiali al termine della Visita pastorale. Proprio in quella occasione aveva consegnato le lettere sulle quali ciascuna parrocchia deve ora lavorare per rivedere la propria vita interna e, se necessario, rilanciare il proprio profilo liturgico, pastorale, caritativo, socio-culturale.

Mons. Mario Delpini nella lettera alle parrocchie indicava tre “priorità”. La prima: “La comunità dei discepoli del Signore vive del rapporto con il Signore. Si potrebbe dire che è una comunità che nasce dall’Eucaristia e che vive in un clima di preghiera fedele e fiduciosa, nella persuasione che senza il Signore non possiamo fare nulla. La priorità deve essere quindi la cura per la celebrazione della messa domenicale: deve essere un appuntamento desiderato, preparato, celebrato con gioia e dignità”. Seguivano una serie di indicazioni per far diventare la messa domenicale accogliente, intensa e partecipata, così che “la grazia del mistero celebrato trasfiguri la vita dei fedeli e si irradi nella vita ordinaria con i suoi frutti irrinunciabili”.

Una seconda sottolineatura: “La comunità dei discepoli del Signore è il contesto in cui ciascuno riconosce che la sua vita è una grazia, una vocazione, una missione. Ogni proposta pastorale deve avere come obiettivo l’aiuto perché ciascuno trovi la sua vocazione e la viva nelle forme che lo Spirito suggerisce”. Da qui l’invito affinché “la comunità degli adulti” si pensi “come comunità educante”.

Il terzo punto torna all’invito bergogliano della “Chiesa in uscita”, a essere “sale della terra, luce del mondo, lievito che fa fermentare tutta la pasta”. Delpini specifica: “Nella complessità del nostro tempo coloro che condividono la mentalità e i sentimenti di Cristo hanno la responsabilità di testimoniare come la fede diventi cultura, proponga una vita buona, desiderabile per tutti, promettente per il futuro del paese e dell’Europa”.

Con Delpini, poi, Legnano ha un piccolo e simpatico legame speciale. A inizio 2017 le Edizioni Ancora hanno dato alle stampe il volume “E la farfalla volò”, firmato dal vicario generale con 52 brevi fiabe, scritte “con stile ironico”, “per guardare dentro e fuori di sé, riscoprendo il gusto poetico della fiaba alla ricerca di scintille di spiritualità evangelica”. Ebbene, la prefazione al volume porta la firma del decano di Legnano, don Fabio Viscardi, il quale scrive: “Ci pare di vedere don Mario: ritto in tutta la sua imponente statura, davanti all’ambone posto nel recinto sacro di una chiesa, o riparato in un angolo più discreto della piazza, mentre con le sue storie ammalia folle variopinte di adulti e bambini… La loro lettura sarà certamente utile per chiunque in qualsiasi modo ha a cuore il linguaggio semplice del Vangelo di Gesù”.

Gianni Borsa